VITA QUOTIDIANA E MOBILITAZIONE ALL’INTERNO IN UNA GUERRA TOTALE: Le tracce della grande guerra negli archivi
Questo documento, conservato all’Archivio di Stato di Gorizia nel fondo Commissariato Civile del Distretto di Gradisca, Sussidi, Busta 30, Fascicolo 30, è stato pubblicato nel volume “GRADISCA 1914-1918 STORIE DI CIVILI E DI SOLDATI, DI PROFUGHI E DI VINTI” di F. Cecotti e D. Mattiussi nell'edizione Centro “l. Gasparini”, Gorizia 2014. L’istanza è datata 18 aprile 1919, quindi risale al periodo dell’amministrazione militare italiana del territorio, su richiesta di Lucia Ballaben, moglie di Antonio, militare nell’esercito austriaco. L’istanza è scritta a macchina in Italiano, probabilmente da un funzionario del Commissariato Civile e poi firmata dalla richiedente.
Nell’Impero Asburgico, la città di Gradisca d’Isonzo era capoluogo diunodei 5 Capitanati Distrettuali in cui era divisa la Contea di Gorizia e aveva importanza militare come città di confine. I suoi abitanti parteciparono alla Prima Guerra Mondiale principalmente in uniformeaustro-ungarica sul fronte orientale.